Dietro una siepe, in fondo a una via di lontana periferia una casa con l'orto, sei metri per quattro, due fichi, un melo e sopra uno spicchio di cielo.

10 aprile 2014

Biscotti fantasiosi alla mandorla

Vi voglio regalare la ricetta di questi biscotti facili da fare e dal gusto squisito. Senza uova e senza burro.



100 gr di mandorle tritate
200 gr di zucchero di canna
140 ml di olio di semi
2 gr di sale
125 ml di acqua
500 gr di farina 
mezza bustina di lievito

Amalgamate il tutto e l'impasto lo lasciate riposare in frigorifero per 2 o 3 ore. Io impasto la mattina, poi appena posso stendo la pasta o la taglio con gli stampini; inforno a 160 gradi (forno ventilato) per 10 minuti.
Potete sbizzarrirvi con le forme, ma se provate a fare una pallina e mettervi dentro un'amarena intera non ve ne pentirete!

.... anche lo scoiattolo si è leccato i baffi!!!



07 aprile 2014

Chi prima de Pasqua non fa lu pannu, dopo suspira tuttu l'annu *



Ho sempre avuto un atteggiamento contrastante verso i proverbi. Sono incuriosito dalla saggezza popolare ma poi, di fronte al proverbio snocciolato nel bel mezzo di una discussione o letto di sfuggita in qualche rivista, mi delude la banalità e la normalità, nel senso di conferma del senso comune, che spesso riflettono.
Li ho rivalutati solo nel momento in cui ho iniziato a pensare che proprio la ricerca della normalità è alla base della creazione e della riproduzione dei proverbi. Non sono un modo per confermare come stanno le cose del mondo, ma un modo per sperare in un mondo che, almeno un po', si ripeta di anno in anno.
Per il contadino, la cui vita dipende dai capricci del tempo, ogni anno è diverso dal precedente e ogni anno non sa se arriverà a quello successivo. Lui trova nel proverbio la speranza che l'anno successivo sia simile a quello precedente.

E' con questo spirito che ho ricominciato a leggere i proverbi, a gustarne gli aspetti sarcastici e a capirne la profondità.  

Detto questo, non perdetevi la presentazione di questo libro alla "Casa dei Nonni"!
A presto la data. 

*"Nelle abitazioni, in particolare quelle di campagna, da tempi remoti era presente il telaio, su cui venivano tessute le stoffe necessarie alla famiglia, gli abiti quotidiani e della festa, e il corredo per le figlie da maritare. Era impossibile però dedicare tempo al telaio tra la primavera e l'autunno inoltrato, quando tutti, bambini compresi, erano occupati nei pesanti lavori dei campi. Di conseguenza, se le donne non avevano approntato l'occorrente prima di Pasqua, si soffriva, si sospirava per il resto dell'anno" (tratto dal libro Le Marche nei proverbi di Carlo Verducci, pag.42)