Dietro una siepe, in fondo a una via di lontana periferia una casa con l'orto, sei metri per quattro, due fichi, un melo e sopra uno spicchio di cielo.

28 marzo 2007

I passi di Lorenzo

Lorenzo mangia circa 150 gr a poppata, inizia a seguire le figure con gli occhi, si addormenta nella culla col ciuccio (mica sempre!), ride e ha le coliche il martedì e il venerdì!
evviva che dormita
guanciotte
silenzio, tatino è al telefono
inizio a vedere
babbo, ma che fai dormi?

21 marzo 2007

Giusto per esagerare un pò...

Ci mettiamo anche il video (senza audio) di un classico risveglio di Lorenzo.

Clicca sulla freccia per vedere il video.

20 marzo 2007

Nuove foto

Lorenzo ad un mese pesa 4,5 kili e misura 57 cm.



02 marzo 2007

Erba gustando...

Domani viene inaugurata, a M.S.Pietrangeli (che si trova a 30 minuti dalla Casa dei Nonni), la manifestazione "Erba gustando". Presso la Chiesa di San Francesco, alle ore 18.00, si terrà un convegno sulle erbe spontanee del territorio piceno, seguito dall'inaugurazione della mostra fotografica di Gaetano Pirone "La vita tra le erbe" (visitabile nei week end e a richiesta fino al 5 maggio). La rassegna proseguirà fino alla fine di maggio con vari appuntamenti. Tra cui il corso teorico pratico "Viaggio di... Vino" con visita alle cantine locali e stuzzichini alle erbe e le serate degustative con menù a base di erbe (tutti i sabati dal 14 aprile al 5 maggio). Per informazioni contattare il Comune di Monte San Pietrangeli al numero 0734.696125.

I paradossi della vita!

Un carissimo amico di mia madre, messicano, ma che vive da molti anni in Francia, l'ultima volta che è venuto a trovarci (gennaio 2005) ci parlava di una delle differenze tra i due Paesi che più lo hanno colpito. Si riferiva al tabù, tutto occidentale, verso la morte. La nostra paura, e la nostra "rimozione", contrasta con la leggerezza e l'ironia (anche molto macabra) con cui in America Latina, e in Messico soprattutto, ci si rapporta con la morte. Se non la si considera semplicemente come una fine, ma come un momento della vita, diceva, cambia anche il modo di conviverci, di parlarne, di affrontarla. Cerco di riportare le sue parole, almeno il senso, perchè vado a memoria: "E' una questione di educazione e di cultura, tanto che mia nonna, ma anche i miei professori a scuola, parlavano della morte paragonandola ad un bambino che nasce. Il bambino che è dentro la pancia della madre, quando sente le contrazioni si spaventa e non può immaginare quello che lo aspetta. La situazione del parto è così differente rispetto a tutto quello che gli è capitato nei nove mesi precendenti che è convinto di essere arrivato alla fine, è convinto di morire. Questo è il paradosso della vita, chi sta per nascere è convinto di morire. Così noi siamo così spaventati dalla morte e la consideriamo la fine di tutto perchè non possiamo paragonarla a niente che conosciamo già".
Questo discorso mi è tornato in mente, tutto insieme, nella sensazione di un attimo, il 15 febbraio scorso, nella sala parto del Salesi, quando ho visto nascere Lorenzo. E' uscito da Sonia quasi sgusciando, senza la minima tensione muscolare, come un oggetto senza vita. Quando pochi secondi dopo, lontano dalla mia vista, in una stanzetta accanto, l'ho sentito piangere; quando è passata la paura, ho pensato che forse era vero. Il suo mondo non era più lo stesso, ed anche il suo modo di sentire il mondo non era lo stesso (toccare, respirare, mangiare) e allora per un attimo Lorenzo deve aver pensato di essere morto, mentre nasceva!
Vabbè...ecco altre foto!

E lassame dormì Ma chi sei?
Pronti a cambiarci? Che pacchia!

Clicca sulle fote per vederle più grandi