Il 24
luglio è nata una bambina,
non è
paesana, nemmeno cittadina.
È nata in
questa casa
dove è
bello stare
la sera dopo cena a ragionare
la sera dopo cena a ragionare
-Nonna Amelia,
92 anni-
Un giorno,
durante il quarto mese di gravidanza, io e Luigi abbiamo deciso di
seguire un “coniglio bianco” che ci indicava la scelta del parto
in casa, scardinando in un sol colpo le incertezze e lacune
dell'ospedale .
Come
Alice (quella della favola) si accorse di un coniglio in panciotto
che correva con un orologio in mano e non si sorprese ma lo seguì
incuriosita, così chiunque si voglia allontanare dal parto
ospedalizzato può essere trasportato in un "Paese delle
Meraviglie".
Dopo un intero
giorno di contrazioni con un intervallo di 10-15 minuti e un
rassicurante sms di Irene “Mi raccomando mangia e bevi molto”, la
mattina di martedì 24 luglio alle ore 6 sento un “colpo basso”
e un po' di liquido scivolare giù: è l'annuncio di Alice che sta
preparando le valige per uscire in giornata dall'hotel di lusso che
l'ha ospitata per 39 settimane + 2 giorni.
Così avverto
Irene e Chiara, le 2 ostetriche che ci hanno seguito e che arrivano
per essere parte dell'esperienza unica che ci attende.
La mattina
prosegue con contrazioni più o meno dolorose ma sempre distanti, mi
sdraio sul letto, provo posizioni diverse su consiglio delle
ostetriche, possibili posizioni da mantenere anche nel travaglio
imminente, penso, ed invece arriva ora di pranzo e la situazione non
cambia. Pranziamo insieme, io, Luigi, Lorenzo, Irene e Chiara. Verso
le 14 Lorenzo va a Servigliano con nonno Carlo, il solo parente che
da 2 giorni sa della nostra scelta. Quando Lorenzo tornerà non sarà
più figlio unico!
Mi rimetto a
letto, ascolto un po' di musica, mi metto di lato per favorire il
posizionamento di Alice, le contrazioni sono forti ma distanti.
Basta, mi devo muovere, in quasi tutti i racconti che avevo letto ad
un certo punto arrivava la voglia di accelerare, camminando, le
contrazioni e questo era il mio momento. Faccio qualche giro di casa,
nel silenzio della campagna ammiro il verde rinato a fatica dopo 2
giorni di pioggia, miraggi di un'estate torrida, insieme a Luigi a
cui mi appoggio quando arrivano le ondate che mi immobilizzano i
fianchi. Ci accorgiamo che sono sempre più frequenti, quindi
soddisfatti torniamo dentro. Mi sdraio, Irene controlla il battito di
Alice, la posizione raggiunta...manca poco...le contrazioni cambiano
di intensità e inizio a tremare dalla testa ai piedi. Faccio una
doccia lasciandomi cadere a cascata l'acqua sulla schiena, sto
meglio, riprendo forza. Mi posiziono a carponi sopra al letto con le
braccia appoggiate sulla palla da ginnastica, davanti a me gli occhi
di Luigi che mi incoraggiano, alla mia destra Chiara che mi aiuta con
la respirazione e alle spalle Irene che controlla tutto, mi massaggia
la schiena con i preziosi olii essenziali che mi alleviano il dolore,
cambia le bende tiepide a livello del pireneo che mi hanno permesso
di non lacerarmi e di non necessitare di punti...dentro di me solo
grande voglia di spingere e abbracciare il mio cucciolo, assecondo il
mio corpo che mi dice di dondolare, 1, 2, 3 spinte, sento la
testolina premere e uscire. Irene con molta forza mi prende sotto le
braccia e mi mette in piedi per facilitare l'uscita delle spalle che
le sembrano belle larghe; mi lascia a Luigi per andare a prendere
Alice che fa l'ultimo sforzo per girarsi e uscire alla luce.
Eccola qua
bellissima.
Dopo un lungo e
tortuoso viaggio eccola.
La testolina
allungata si restringe a vista d'occhio.
Il suo
corpicino già bello morbido è pronto per essere coccolato.
È tutta pulita
con la sua vernice caseosa quasi impercettibile che la tiene
idratata.
La sua
boccuccia che cerca l'oro giallo.
4,160 mi
annuncia Irene! Lei lo sapeva già da giorni che era paffuta, io no!
Io non riesco a
crederci, improvvisamente si passa dal dolore alla gioia.
Quel dolore
utile e che fa sì che tutto proceda naturalmente è benevolo e
provarlo non fa male.
Grazie alla mia
cara amica Elisa che ha atteso “con me” fuori dalla stanza
sappiamo il minuto preciso della nascita di Alice: 18.27
Mentre Alice
attaccata a me mangia, nasce la placenta: l'orsacchiotto fedele che
le è stato vicino per 9 mesi.
Alice ha tenuto
il suo cordone attaccato alla placenta durante i primi 3 giorni per
trasmetterle tutta l'energia utile ad affrontare la vita da sola
(lotus birth).
Una rapida
doccia ed abbraccio Lorenzo appena tornato che si affaccia curioso a
conoscere la sua tanto attesa sorellina.
A cena siamo
una grande famiglia che sembra conoscersi da sempre, tutti insieme
riuniti i protagonisti di questa grandiosa giornata, mentre Alice
dorme sogna.
LETTURE CHE MI HANNO
ACCOMPAGNATO DURANTE L'ATTESA
Per una nascita senza
violenza, Leboyer Frederick, Bompiani Editore
L'arte di partorire,
Leboyer Frederick, Red Edizioni
Nati in casa. Le custodi
della nascita raccontano, Altica Editore
Partorire senza paura, Malvagna Elisabetta, Red Edizioni
http://www.ibs.it/code/9788874476602/malvagna-elisabetta/partorire-senza-paura.html
Metamedicina. Ogni sintomo
è un messaggio, Claudia Rainville, Amrita Editore
Giocate! di Franco
Bolelli, ADD Editore
Lothus Birth: il parto
integrale. Nati con...la placenta! Amrita Editore
Naturalmente Bimbo, Terra
Nuova Edizioni
Mammazza. Diario di una
mamma politicamente scorretta, Camila Raznovich, Rizzoli Editore
Rivista AAM Terra Nuova
1Q84, Murakami Haruki,
Einaudi
SITI CONSULTATI
2 RACCONTI SCRITTI DA ME
E PUBBLICATI A MAGGIO 2012 IN
3 commenti:
Fantastico! ^__^
Grande Sonia! ammirevole, coraggiosa, Donna!
Paola
leggendo le tue righe mi è sembrato di rivivere la nascita di Cecilia, anche se è stata un'esperienza completamente diversa!
parto indotto in ospedale... ma le emozioni e la gioia grazie a Dio rimangono le stesse!!
Benvenuta Alice!!
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