Dietro una siepe, in fondo a una via di lontana periferia una casa con l'orto, sei metri per quattro, due fichi, un melo e sopra uno spicchio di cielo.

28 novembre 2006

Una gita a...Montelparo (di Carlo Verducci)

Si annuncia da lontano per chi viene da Monteleone di Fermo o da Santa Vittoria in Matenano o da Monte Rinaldo con il campanile a cuspide della chiesa di S. Michele Arcangelo, che ricorda la presenza longobarda. La tradizione vuole, infatti, che il primo nucleo sia stato edificato dal longobardo Elprando. Il centro storico è tutto organizzato sulle pendici del colle che scendono ripide fino all’antica cinta muraria, di cui rimane la torre civica circolare presso il palazzo comunale. Di fronte si apre un’ampia scalinata sormontata dalla bella chiesa di S. Agostino annessa al convento degli agostiniani. E’ questa una solida e armonica costruzione di inizio ‘700 con un pregevole chiostro che ogni anno accoglie vivaci manifestazioni culturali, come la rassegna di teatro dialettale “il chiostro d’oro”. Una breve escursione fuori dal paese conduce alla chiesina rurale di Santa Maria in Comurano con i suoi affreschi quattrocenteschi.


Portale della chiesa di San Michele

19 novembre 2006

Una gita a...Monteleone di Fermo

A Monteleone di Fermo non si passa facilmente; bisogna andarci. Ma ne vale la pena. Ci si può arrivare o dalla valle del Tenna, passando da Servigliano; o dalla val d’Ete, venendo da Porto San Giorgio e da Grottazzolina; o da Montelparo, per chi sale dalla valle dell’Aso. Nella grande piazza, che è il cuore dell’antico borgo, ad accoglierci c’è la torre di origine farfense ad esagono irregolare, intorno a cui sorgeva il castello medievale. In fondo alla piazza la chiesa di San Marone, patrono del paese, conserva accanto a un bel crocefisso rinascimentale, due tavolette attribuibili a Pietro Alemanno, di scuola crivellesca. Notevole è la tavoletta che raffigura la Maddalena. Il paese da cui lo sguardo spazia da un lato fino ai Sibillini e dall’altro all’Adriatico, è immerso nel silenzio e accoglie il visitatore con il fascino delle sue pietre e dei suoi mattoni. Riprendendo la strada per Servigliano, poco fuori l’incasato, sorge la bella Chiesa del Crocifisso detta anche della Misericordia, dalle armoniche forme romaniche. L’interno è arricchito da un giudizio universale dipinto nel 1546 da Orfeo Presutti di Fano.


Chiesa della Misericordia

11 novembre 2006

E' PRONTO!

Colore verde brillante, profumo di erba fresca, sapore amaro e leggermente piccante: è l'olio 2006 della Casa dei Nonni.